Illegittima l’ordinanza del Comune di Cavallino di divieto di emungimento acqua dai pozzi insistenti nelle aree afferenti l’ex discarica località Guarini.
Il Comune di Cavallino, sulla base di note e comunicazioni della ASL Lecce e della Prefettura di Lecce, aveva emesso ordinanza di divieto emungimento acqua dai pozzi ricompresi nel raggio di 500mt calcolato a partire dai confini esterni del complesso impiantistico Loc. Guarini dove insiste l’ex discarica. Con ordinanza n. 336 del 20.07.2022, la Terza Sezione del TAR Lecce (Pres. D’Arpe, Rel. Abbate), accogliendo il ricorso di un proprietario di un fondo ove insiste una azienda agricola ed un allevamento di carni, che rientrava nel raggio anzidetto, ha dichiarato che le censure esposte in ricorso risultano in fase cautelare parzialmente condivisibili in quanto, anche alla luce della relazione di parte depositata, emerge una carente istruttoria del procedimento e la mancanza di un termine di durata della gravata ordinanza sindacale contingibile ed urgente. Ordina quindi alle Amministrazioni coinvolte di effettuare immediatamente (nel temine di 15 giorni) la campionatura e le analisi delle acque del posso del ricorrente.
L’Avv. Daniele Montinaro che ha assistito il ricorrente si dichiara soddisfatto: “Il provvedimento del TAR Lecce ha accolto, seppur parzialmente, il nostro ricorso riconoscendo diversi profili di illegittimità dell’ordinanza impugnata. Al di là delle carenze del provvedimento, abbiamo anche cercato di dimostrare in atti che le analisi effettuate sul pozzo del ricorrente hanno dato risultati assolutamente buoni e che per la conformazione del territorio non è possibile ragionare in termini generici di raggio di metri dalla ex discarica. La delicatezza della questione trattata ha portato durante la discussione in Camera di Consiglio a seguire la linea precauzionale del TAR nel mantenere il divieto di emungimento sino alle analisi che le amministrazioni dovranno compiere però necessariamente entro 15 giorni”.